Dopo quasi due anni di attesa dall’uscita dell’ottima PCLinuxOS 2007, finalmente la nuova release!
Ho effettuato da poco l’upgrade ed è andato tutto liscio 🙂 Del resto, PCLinuxOS nasce come rolling distribution, ovvero come una distro con aggiornamenti continui (via Synaptic) pertanto l’upgrade dalla 2007 alla 2009 in realtà non è un cambio di versione vero e proprio (a parte i nuovi splash screen e alcune modifiche al tema grafico). In pratica eseguendo costantemente gli upgrades il sistema evolve di continuo. E questa è una delle caratteristiche che due anni fa mi ha fatto scegliere proprio questa distro per il mio laptop. Ne riassumo di seguito i principali punti di forza:
- stabilità : PCLinuxOS è una distro abbastanza “conservativa”, nota per essere molto stabile. Nel ciclo di aggiornamenti ho intallato anche la beta1 e la beta2 e anche queste si sono rivelate decisamente stabili!
- semplicità : è una live che si installa e configura davvero in una ventina di minuti
- performance: secondo alcuni test PCLinuxOS 2007 era seconda solo a sidux in quanto a performance. Verosimilmente anche la 2009 lo sarÃ
- è basata su KDE, il window manager che preferisco (ma esistono “remaster” con Gnome/Xfce/Enlightment…)
- è possibile creare appunto dei “remaster”, ovvero delle nuove distribuzioni, generando una live distro a partire dalla propria installazione. Infatti esistono diverse distro derivate da PCLinuxOS
- unisce “the best of two world”: ad esempio molto comodo è il Control Center derivato da Mandriva, come pure Synaptic per la gestione dei pacchetti rpm derivato da Debian
- i repository sono piuttosto aggiornati: abilitando la sezione “nonfree” si ha accesso anche ai codec, font o driver non strettamente open-source. Quando non si può fare a meno è sicuramente comodo
E da ultimo, ma non ultimo, basta dire che si tratta di Linux. Perciò una distro è solo una base di partenza, e una volta installata la si può personalizare come si vuole 🙂